«Mi ricordo bene quella mattina. Il pavimento aveva iniziato a tremare spaventosamente. Allora mio marito è saltato giù dal letto e ha gridato “Zizal! Terremoto!” ed è corso a svegliare i bambini. Ci siamo vestiti velocemente e siamo scesi subito in strada». Così racconta Yasmine Halalish, mamma di tre figli, Raneem con bisogni speciali, Tasneem e Mouhammad Moustafa.

«La Caritas ha distribuito alimenti, molti dei quali in scatola, kit igienici e vestiti. Nelle prime settimane dopo il terremoto avevamo molta paura a tornare a casa e mangiavamo cibo in lattina, come legumi, zuppe pronte, perché almeno quegli alimenti non erano deperibili visto che non avevamo un frigorifero a disposizione. Molto importanti e utili sono stati e continuano a essere i kit per l’igiene per la nostra cura e dignità di persone nonostante i disastri della guerra e del terremoto».

Caritas Syria continua a sostenere le comunità locali colpite dal sisma grazie alla: distribuzione generi di prima necessità; ristrutturazione delle abitazioni che hanno subito danni lievi a causa del terremoto (pareti non portanti infissi, impianti); riabilitazione delle attività economiche a gestione famigliare; riparazione delle strutture scolastiche danneggiate dal sisma. A questo si aggiunge un piano di assistenza medica generalizzato e progetti di riabilitazione sociale, attraverso attività aggregative e comunitarie. 

Organizzazione

Caritas Syria

Località

Aleppo, Lattakia, Hama 

Storie dal campo

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