Etiopia – La prevenzione del COVID -19 passa attraverso le onde radio
di Cristina Bracalente, comunicazione CVM – Comunità Volontari per il Mondo
Con l’inizio dell’espandersi della pandemia a livello globale, nel marzo dello scorso anno, l’Etiopia ha proclamato una serie di misure di sicurezza per il contenimento del COVID-19. Per alcuni mesi il Paese ha affrontato un parziale lock-down: i confini regionali sono stati chiusi, riducendo notevolmente il movimento delle persone ed i trasporti hanno subito delle restrizioni. Anche le lezioni nelle scuole e nelle università sono state sospese. La popolazione è stata invitata a rispettare determinati comportamenti, come il rispetto del distanziamento sociale, specialmente nei luoghi più affollati e il lavaggio frequente delle mani.
Il CVM – Comunità Volontari per il Mondo si è impegnato nella diffusione di chiare e corrette informazioni sul COVID – 19 e sulle misure da attuare come prevenzione.
Nella regione di Amhara ha collaborato con gli uffici governativi ed ha distribuito poster e Billboard nei mercati locali, specialmente tra le comunità rurali in modo che la popolazione fosse maggiormente consapevole sui rischi del contrarre il virus e della sua trasmissione.
La distribuzione di materiale informativo è stata accompagnata dall’installazione di stand equipaggiati di contenitori d’acqua e sapone, dove le persone erano invitate a lavarsi le mani e informarsi. Una analoga iniziativa è stata intrapresa in alcune carceri.
Non solo, le attività di prevenzione e informazione sono state diffuse da una serie di programmi radiofonici informativi settimanali. In tal senso, il CVM ha stretto un accordo con l’Amhara Regional State Radio Media, un’emittente radiofonica che copre ben 15 aree regionali. Ad iniziare dal luglio 2020 le diverse trasmissioni radio hanno dato il via ad una Campagna di sensibilizzazione rivolta alle popolazioni urbane e rurali, informandole sul COVID-19, sulla trasmissibilità, sulle misure preventive da adottare ed i sintomi, educandole anche grazie all’ausilio di brani recitati ed interviste ad autorità religiose e operatori sanitari. Queste ultime sono ritenute nella Regione come personalità conosciute ed il loro incoraggiamento a seguire le regole preventive e a comprendere la gravità della malattia è stato dunque più incisivo.
Il programma ha sensibilizzato 4 milioni di ascoltatori che a loro volta hanno condiviso le informazioni ricevute con la propria cerchia familiare ed altre comunità.
Oltre alla radio, il CVM ha promosso una corretta consapevolezza sul COVID-19 distribuendo, nelle aree di maggiore assembramento sociale, materiale informativo concordato con il Ministero della Sanità, che è stato distribuito nei mercati, negli uffici governativi, centri cooperativi, stazioni, hotel, ristoranti, stazioni di polizia, luoghi religiosi e carceri.
Sono stati distribuiti 20.200 poster, di più dei 18.000 previsti inizialmente, in 317 villaggi rurali e in 8 carceri, grazie alla collaborazione della task force creata per questa emergenza e ai partner governativi. Mentre 240 banner sono stati affissi nei luoghi più frequentati.
Grazie alla collaborazione tra la task force anti-COVID e il CVM sono stati allestiti degli stand dove lavarsi le mani. Qui alcuni volontari invitavano le persone a lavarsi le mani ed a mantenere il distanziamento. Gli uffici governativi ed i centri detentivi hanno promosso e sostenuto l’organizzazione di questa attività, che ha impegnato CVM nella distribuzione di 325 contenitori di acqua in 8 carceri e in 317 villaggi.