Caritas Italiana – Balcani

In collaborazione con: Caritas Bosnia Erzegovina, Caritas Serbia, Caritas Macedonia del Nord, Caritas Hellas

Le imprese sociali del Sud Est Europa sono state gravemente colpite dalla crisi socio-economica conseguente alla pandemia provocata dal COVID-19. Piccole realtà nate, soprattutto, negli ultimi 5 anni che offrono un lavoro dignitoso e di qualità, uscendo dalla logica della sola assistenza, a persone molto vulnerabili: disabili, persone con disagio psichico, madri sole.

Sono imprese di diverso genere: agricole, impegnate nella coltivazione di frutta e verdura, allevamento e nella produzione di prodotti tipici; di artigianato, con la produzione tessile e di souvenir; di servizi, in particolare lavanderie e stamperie sociali.

Il lockdown ha contratto quasi totalmente i mercati locali, sia da lato della domanda sia da quello dell’offerta. Molte di queste imprese sociali rischiano di dover chiudere nei prossimi mesi, non riuscendo più a coprire i propri costi. Ciò avrebbe un doppio grave impatto sia economico che anche dal punto di vista socio-sanitario, la perdita del lavoro per delle persone già di per sé molto fragili, che con fatica si erano reintegrate e riattivate socialmente, li metterebbe a rischio di contagio.

L’intervento è volto a sostenere la sopravvivenza di 10 imprese sociali in 4 Paesi della regione balcanica – Bosnia Erzegovina, Serbia, Grecia e Macedonia del Nord – gravemente colpite dalla crisi e che intendono investire nel mantenimento del proprio personale e nella riorganizzazione della produzione, grazie alla messa a disposizione di una somma di circa € 5.000 per ciascuna impresa, un accompagnamento e supporto tecnico nella gestione della crisi.


Organizzazione


Località

Europa – Bosnia Erzegovina, Serbia, Macedonia del Nord, Grecia, Balcani


Beneficiari diretti

10 imprese sociali


Valore dell’intervento

50.000 Euro


Sito web del progetto


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